sul tavolo del governo italiano i rilievi tecnici che la Commissione Ue ha sollevato sulla Legge di Stabilità varata dal governo il 15 ottobre. In sostanza, sono tre le questioni da approfondire: il mancato rispetto dell’obbligo di ridurre di mezzo punto il deficit strutturale (al netto di ciclo e una tantum); la solidità delle coperture e delle entrate; gli effetti e il calendario delle riforme.
"La Commissione intende continuare il dialogo costruttivo con l’Italia per arrivare alla valutazione finale della manovra e gradirebbe il vostro punto di vista non appena possibile e preferibilmente entro il 24
per consentirci di tener conto delle valutazioni italiane nella prossima fase" ha scritto nella lettera il commissario per l’Economia, Jyrki Katainen.
"Dall’analisi preliminare, sulla base dei conti degli uffici tecnici della Commissione Ue, l’Italia programma una significativa deviazione dagli aggiustamenti richiesti per centrare l’obiettivi di medio termine (il pareggio di bilancio) nel 2015" ha scritto la Commissione.
"È stata una decisione unilaterale del governo italiano, la Commissione non era favorevole perché siamo in una fase di negoziati e consultazioni con diversi governi e sono consultazioni tecniche, che è meglio avere in un ambiente confidenziale". Lo ha detto il presidente della Commissione uscente, Barroso, in merito alla pubblicazione della lettera di Katainen a Padoan sul sito del Tesoro.
La lettera dell’Ue, comunque, era attesa. Anche Austria, Francia, Malta e Slovenia dovrebbero pertanto ritrovarsi
oggi un invito a spiegarsi meglio.
I tecnici del Tesoro tutto nel pomeriggio di
ieri sono stati in videoconferenza con la controparte comunitaria, "in un contesto piuttosto fluido". Il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, avrebbe inoltre suggerito al numero uno uscente Barroso, e al confermato Katainen, di non alimentare polemiche che potrebbero inquinare l’eurosummit in programma nella capitale belga.
NAPOLITANO: BASTA CONSERVATORISMI, SERVONO LE RIFORME
"Non possiamo restare prigionieri di paralisi o impedimenti: bisogna procedere con passo celere verso i cambiamenti essenziali". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando ai Cavalieri del Lavoro al Quirinale.
Il capo dello Stato, nel suo lungo discorso
oggial Quirinale, ha più volte sottolineato come ormai serva in Italia "una comune assunzione di responsabilità dinanzi ai rischi e alle sfide che il Paese sta vivendo". "Sul piano politico, e con gravi implicazioni per la vita delle istituzioni, le troppe contrapposizioni pregiudiziali, l’incapacità di dialogo e di intesa, gli atteggiamenti frenanti o di vero e proprio rifiuto rispetto a scelte concrete di riforma, sono stati - ha spiegato il presidente - l’espressione di conservatorismi, corporativismi e ingiuste pretese di conservazione di posizione di rendita, di ingiuste posizione acquisite".
"Perché il nostro Paese esca dalla crisi e torni a crescere libero da zavorre, dobbiamo tutti mettercela tutta".
"Nessun profondo e organico cambiamento potrà compiersi - ha concluso Napolitano - se prevalesse la tendenza di singoli settori della società e di singoli attori sociali a considerare i problemi che il nostro Paese si trascina pesantemente dietro ormai da decenni come addebitabili solo a una parte e che solo a una parte tocchi fare ogni sforzo per superarli".
UNIONI CIVILI, RENZI PENSA AL MODELLO TEDESCO. FORZA ITALIA APRE
Non “nozze gay” ma “civil partnership”. Renzi è orientato a presentare un disegno di legge ispirato al modello tedesco dell’Eingetragene Lebensgemeinschaft, le unioni civili in vigore dal 2001: le coppie omosessuali potranno iscriversi in un apposito registro dedicato ai “matrimoni” tra persone dello stesso sesso. In questo modo potranno usufruire degli stessi diritti e doveri delle coppie eterosessuali sposate: reversibilità della pensione, diritto alla successione in caso di morte e la possibilità di assistenza negli ospedali e nelle carceri. Alt sulle adozioni, ma un partner potrà adottare il figlio dell’altro.
NUOVE OFFESE DEL MOVIMENTO 5 STELLE SULL'ATTENTATO IN CANADA
E' scoppiata la polemica per le dichiarazioni del grillino Carlo Sibilia sull’attentato al Parlamento Canadese. "È opera di un pazzo o di qualcuno che ha ritrovato la ragione?", ha scritto su Facebook il deputato grillino. Le reazioni sono state immediate. Le critiche non sono arrivate solo dagli avversari politici ma anche da chi vota M5S: "Ma è mai possibile che ce la mettete tutta pur di essere criticati e noi che vi votiamo per colpa di queste cretinate, che vengono scritte ci dobbiamo prendere gli insulti da parte degli elettori di altri partiti, guardate che siamo stanchi. O cercate di pensare prima di parlare o andatevene a casa" ha scritto qualche sostenitore del Movimento.
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