La nuova Commissione europea ha ottenuto la fiducia in Parlamento europeo con 423 si', pari ad una maggioranza del 60,5% dei 699 europarlamentari (su 751) presenti in plenaria. Federica Mogherini si dice "soddisfatta" dell'esito del voto, ma "soprattutto del modo in cui il presidente Juncker ha iniziato a proporre il nostro piano di lavoro", "del dibattito che c'e' stato tra i parlamentari" e "dei toni" usati nel dibattito. "Sono stati tutti nel segno della consapevolezza del grande lavoro comune da fare per dare risposte ai cittadini europei - dice il ministro degli esteri che dal primo novembre sara' Alto rappresentante per la politica estera e vicepresidente della Commissione - C'e' un senso di urgenza nel dover fare presto e bene, tutti insieme: Parlamento europeo, Commissione europea, Consiglio, cittadini e Stati membri". La prima priorita', indica Mogherini, sara' "lavorare insieme". "Nel momento in cui abbiamo tante crisi intorno a noi, tutte molto drammatiche, dobbiamo ripartire da noi stessi: dall'avere una visione comune, dal coordinare le nostre azioni. Se non avremo questa unita' di visione e di intenti, questa capacita' di coordinarci tra noi non riusciremo a sconfiggere Ebola, non riusciremo a far fronte alle crisi in Medio Oriente, non riusciremo a risolvere la crisi in Ucraina e a stabilizzare il Mediterraneo".