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Papa Francesco, aprite la porta del vostro cuore - di Annamaria Parente da l'Unità

28 Marzo 2014

Bergoglio ai politici: “I corrotti non saranno perdonati”





La Santa Messa di stamattina per i parlamentari, presieduta da Papa Francesco, si colloca evidentemente nel cammino quaresimale.

Ed il Papa ha esortato, nel tempo di Quaresima, a prepararsi per la salvezza del Signore. “Basta aprire la porta del nostro cuore, poi ci pensa Dio ad accarezzarci”. Questo é il messaggio più forte dell’omelia.

Omelia che ha messo al centro l’invito del Papa ai figli di Dio ad abbandonare la logica della necessità per accogliere la dialettica della libertà. La prima rappresenta l’”io devo” , la seconda l’”io amo”.

Ispirandosi alle parole della Prima Lettura della Messa, tratte dal profeta Geremia e al passo del Vangelo di Luca “chi non è con me, è contro di me”, Papa Francesco ha parlato del “lamento di Dio” per la cecità degli uomini e delle donne, soprattutto della classe politica del tempo di Gesù, troppo distratta dalle lotte interne dei partiti per non accorgersi dell’allontanamento dal popolo. La salvezza viene dalla fede, non da quello che proponevano questi “dottori del dovere” che reggevano il popolo con una “pastorale del dovere”, ha affermato il Papa in maniera inequivocabile.

In tale contesto il Sommo Pontefice ha pronunciato la frase che ha suscitato tanta attenzione da parte dei mass media: “I peccatori pentiti sono perdonati. I corrotti no, perché rifiutano di aprirsi all’amore”.
Il non abbandonarsi alla corruzione è nella libertà che Dio lascia ad ognuno di noi, nella capacità di discernimento umana. In questo risiede la grandezza del messaggio evangelico.
Il monito era rivolto a tutti, anche a chi sa di non essere corrotto, perché possiamo vivere le parole del Salmo Responsoriale, seconda lettura della Messa: “Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il cuore”.
E se nel nostro tempo non è così, se abbiamo interpretato le parole di Papa Francesco come un’accusa alla politica è perché, prendendo ancora in prestito le parole del profeta Geremia ” … è la Nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione”
Proprio per questo é importante sentirsi interrogati dalla Santa Messa odierna. Anch’io, personalmente, sono rimasta colpita dal Papa, dal suo carisma, ma anche dalla fermezza e durezza, frutto, a mio avviso, della semplicità francescana e della razionalità gesuita.

Ma suggerirei di non fare commenti di maniera e di circostanza per salvarci l’anima, ma di assumere l’atteggiamento mariano di serbare queste cose, meditandole nei nostri cuori ed agire ogni giorno per migliorarci e migliorare gli altri. Insieme, credenti e non credenti per una dialettica della libertà, che può derivare soltanto da un atteggiamento d’amore in tutta la nostra vita, a partire dall’impegno in Politica.


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